Il progetto

Sottotitolo

L’intervento attuato tramite il finanziamento del bando …… ci ha permesso di restaurare e ripristinare il sistema terrazzato delle coltivazioni del territorio del paesaggio rurale storico delle terrazze di Lamole e limitrofo li dove era stato rovinato o distrutto dalla mancanza di manutenzione, dagli agenti atmosferici o dagli animali selvatici. Abbiamo potuto anche restaurare due vasche di raccolta acqua e alcuni antichi borri (canalizzazioni) dove già risiede, ma vogliamo incentivare, una comunità di anfibi endemici e a rischio delle colline del Chianti (salamandre, tritoni, rospi, rane …..NOMI DA MAURIZIO!!!!). Abbiamo anche ripristinato i percorsi per rendere possibile la visita al Giardino di Piuca e creato un piccolo museo in una costruzione tipica per attività didattiche e/o di introduzione alla visita, al territorio, alla biodiversità e alla fauna e flora del luogo.

Il ripristino degli antichi borri, delle vasche di accumulo e dei muri a secco permette in un territorio come questo, di far frontealle  crescenti condizioni erosive determinate da fenomeni metereologici intensi legate ai mutamenti climatici che rischiano di cancellare questo presidio storico-culturale e di difesa idrogeologica.

Parte sui Muretti a secco di lamole, unesco

Le piante del giardino

Nel giardino troverete 7 ambienti biologici o ecosistemi che potrete approfondire anche tramite i QR Code sui cartelli che le segnalano.

Il QR Code darà accesso a contenuti che spiegano i singoli ecosistemi, le dinamiche biologiche in essi operanti, le piante e gli animali che li abitano insieme ai loro cicli vitali e alla loro importanza per il mantenimento dell’ecosistema.

Il percorso

Con il restauro e la sistemazione dei percorsi abbiamo voluto rendere fruibile il territorio terrazzato rurale storico insieme al Giardino di Piuca inserito in esso agli interessati e ai visitatori.

Questo territorio rurale sulle pendici del monte San Michele, che divide il Chianti fiorentino dalla Val d’Arno, si trova intorno ai 600 m s.l.m. ed era storicamente coltivato a vigneto, giaggiolo frumento, patate, foraggio.

La proprietà principale consta di una costruzione padronale con cappella (fattoria) con architettura storica conservata e di un antico monastero con sorgente e fonte battesimale con un madonnino detto Del latte, trasformato in epoca antica in abitazione.

Entrambe le costruzioni hanno ex torre di avvistamento compresa nel loro assetto.

Il giardino di Piuca si estende tra le due costruzioni, comprendendo anche una strada vicinale carrabile e una pedonabile che fanno parte dei percorsi sentieristici del Chianti come quello del sentiero n. 28 del CAI. Il giardino è attraversato dal borro di Casole d’acqua dalle valli del monte San Michele, che porta acqua per la maggior parte dell’anno, inscritto nella parte del giardino in un alveo regolare di muretti di pietra a secco

Il giardino con il suo territorio di competenza sono visitabili su prenotazione.

Durante il periodo medioevale questo giardino e questa casa erano un ospitale, un monastero fortificato sul percorso che collegava il grande monastero di Vallombrosa nel Casentino e il monastero di Badia a Passignano sulla via per Roma.

Gli ospitali erano forme di ospitalità medievale, sorti per andare incontro alle necessità dei viaggiatori, laici o religiosi, mercanti o pellegrini.

La costruzione principale era circondata da orti, vigne, campi di grano e oliveti.
Un pozzo interno al piccolo monastero assicurava l’autonomia in caso di attacco di briganti dall’esterno.

Gli ospitali erano collocati in luoghi strategici sulle principali vie di comunicazione, come passi di montagna, strade e luoghi di pellegrinaggio.

Erano luoghi amici per i viaggiatori.
Oggi il Giardino di Piuca ospita moltissime piante perchè ha la fortuna di offrire un ampio spettro di micro-habitat. Consapevoli di ciò hanno trovato casa piante di ambienti affini che, senza pretese di collezionismo, rappresentano il risultato di una sperimentazione ecologica che si è sviluppata in oltre 30 anni. Piuca è un laboratorio di ricerca sull’armonia e su come raggiungerla senza forzature, senza impianto di irrigazione, senza alterazioni del suolo, impianti di illuminazione, ed evitando qualsiasi trattamento. Dal punto di vista botanico, attraverso le diverse stagioni, è possibile ammirare moltissime piante diverse: peonie, rose, magnolie, clematis, prunus, cistus, arbutus, camelie, azalee, quercus, oltre a numerose bulbose stagionali, fioriture annuali, biennali e perenni immerse in un alternanza di paesaggi selvatici o produttivi proiettati verso una delle più suggestive viste collinari del Chianti il cui sguardo spazia dalle torri di San Gimignano, fino ai monti delle Apuane sopra Lucca e al mare toscano.

Progetto PNNR

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Giardino di Piuca

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